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Rende, più partecipazione dal basso sui temi che riguardano la città

Sollecitato un maggiore coinvolgimento rispetto ad argomenti come il Piano strutturale, il sistema idrico, i rifiuti e le bonifiche

Altro che Psc. La città vuole, chiede, pretende partecipazione. L'esempio, anzi la critica più emblematica arriva direttamente da Villaggio Europa.

Stefano Ammirato, è l’ultimo dei partecipanti e fondatori dell’esperimento della “Consulta dei Beni Comuni”. La notizia è che anche la consulta pare sia "bloccata" da tempo. In verità sembra essere proprio smarrita. Lo conferma lo stesso Ammirato. Ecco perché si chiede una nuova partecipazione dal basso.

«Proposi anni fa come tema trainante del nostro incontrarci quello di organizzare assemblee di Quartiere o comprensorio che vedessero la partecipazione dei tecnici che hanno stilato il Psc, della Giunta e delle minoranze consiliari per poter spiegare direttamente ai cittadini e nel dettaglio cosa lo strumento urbanistico prevede per quello specifico spicchio di città. Una prassi, tra l’altro, prevista dalla stessa Legge urbanistica Regionale», scrive in una lunga lettera l'attivista di Villaggio Europa. «Gli altri temi che proposi erano lo studio per la ripubblicizzazione del sistema idrico rendese, quello della strategia Rifiuti Zero, quello dell’assurdità della privatizzazione del Cimitero comunale, dell’esperimento di Bilancio partecipato e l’annosa questione delle bonifiche a cominciare dalla storica Legnochimica. Potete ben capire perché la Consulta dei Beni Comuni non esista più e l’associazionismo si sia eclissato», afferma.

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