Dai rubinetti l’acqua esce spruzzando. La quantità del prezioso liquido si è ridotta improvvisamente con giornate caratterizzate da veri e propri blackout. Una situazione che poco ha a che fare con la siccità. Siamo a valle di Piano Lago, nelle contrade di Donnici Inferiore servite dal Merone. Una risorsa che negli anni non ha mai fatto mancare il suo apporto. Da quasi un anno, però, la situazione si è fatta improvvisamente precaria. I controlli sono stati intensificati e a novembre addirittura in alcuni pozzetti furono trovati chili e chili di spazzatura, segno che le ispezioni erano diventate meno assidue rispetto al passato altrimenti gli operai non si sarebbero di fronte a un quadro così precario. Si è parlato di strane manovre, di acqua tolta ad alcune zone per dirottarla altrove, di saracinesche malfunzionanti che potrebbero essere sostituite con una spesa di poche migliaia di euro. Invece, si naviga a vista. Una situazione ben nota agli amministratori e dirigenti comunali. Della quale si occupano per l’ennesima volta anche i consiglieri Francesco Spadafora, Alfredo Dodaro e Ivana Lucanto, espressione diretta del territorio donnicese. «Ancora una volta siamo costretti a denunciare il grave disagio che da mesi stanno vivendo i cittadini a sud della città, vale a dire tutte quelle zone che sono collegate alla popolosa frazione di Donnici. Le segnalazioni che più volte abbiamo rivolto sia al sindaco che all’ufficio idrico sono state finora incredibilmente ignorate. Sono mesi che i cittadini disperati ci segnalano inspiegabili disservizi idrici che si registrano soprattutto nelle ore diurne costringendoli a fare il bucato e una semplice doccia la notte, quando a singhiozzo arriva il flusso dell’acqua».
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