San Giovanni è città. Come dire: Civitates orbis terrarum (Le città del mondo), progetto famoso com’è noto della metà del 1500. Un orgoglio! Il sostantivo di città l’ha concesso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E per come ha annotato ieri il sindaco Rosaria Succurro «Si tratta ed è un riconoscimento del valore culturale, civile e democratico del Comune silano, dell’importanza della sua storia legata all’abate Gioacchino e al radicamento della Chiesa, alla forza degli emigrati sangiovannesi, alla tenacia dei residenti e alla cooperazione delle istituzioni pubbliche. Nonostante le difficoltà del territorio montano, la comunità locale ha saputo migliorare le condizioni di vita e acquisire nel tempo un’identità cittadina». Essere città è un antico sogno, di quando San Giovanni era sede Asl, superava 20mila abitanti, disponeva della Tenenza dell’Arma, della sede E.Tr. (Ufficio tributi), Agenzia Enel, e altri presìdi, man mano depauperata per il ritorno della politica dell’accentramento. Corsi e ricorsi della storia si dirà. Comunque sia oggi è città e il merito è dell’Amministrazione di centrodestra che è riuscita nell’intento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza