È ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di rianimazione dell’Annunziata il giovane nigeriano accoltellato, nel corso di una lite, da uno dei suoi due coinquilini.
Il giovane respirava a stento tra flebili lamenti e giaceva, in una pozza di sangue, in una posa scomposta sul pavimento. Mancavano pochi minuti alle 2, ieri mattina, quando i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia bruzia sono arrivati all’interno dell’unità immobiliare nello storico quartiere residenziale Paparelle. La scena che s’è presentata davanti ai militari dell’Arma è apparsa abbastanza grave. Accanto alla vittima c’era uno dei suoi due coinquilini (l’aggressore dopo aver affondato il coltello nell’addome del giovane era scappato) che stava tentando di tamponare le ferite alla meno peggio. Di lì a poco sarebbe arrivato, per le prime cure sul posto, prima di ripartire verso il prono soccorso, anche, l’equipaggio di un’ambulanza del 118. I carabinieri nel frattempo – dopo aver sequestrato il coltello sporco di sangue – hanno raccolto una sommaria testimonianza e avviato e le ricerche del fuggitivo che è stato intercettato, dopo circa tre quarti d’ora, in viale parco Giacomo Mancini, nelle vicinanze del carcere. L’uomo, anch’egli poco più che ventenne e d’origine nigeriana, è stato identificato e, al termine delle formalità di rito, rilasciato con una denuncia a piede libero con l’accusa di tentato omicidio.
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