Si accendono i riflettori anche dei media nazionali sulla vicenda dei 40 lavoratori licenziati dalla dita di autotrasporti della Simet. Ieri mattina le telecamere sono giunte nel centro storico di Rossano per raccogliere lo sfogo degli autisti rimasti senza lavoro e senza prospettive. “Licenziati senza pietà” è lo slogan che campeggiava sui cartelloni che ben sintetizza ciò che ha ribadito la portavoce Elda Renna, ossia che si sono ritrovati in mezzo alla strada da un giorno all'altro, con il preavviso di un licenziamento collettivo che ha devastato completamente le loro vite. I lavoratori lamentano una serie di scuse e di scelte discutibili messe in campo dall’azienda, ma anche l’indifferenza della politica e in particolare del governo regionale accusato di non essersi impegnato a trovare una soluzione. Sul tema in collegamento da Roma è intervenuta anche l’on. Vittoria Baldino vicecapogruppo M5S a Montecitorio che con una nota è tornata sull’argomento. «È tragico quanto sta accadendo da oltre un anno sulla vertenza Simet sia per l’assenza della politica di governo, nazionale e regionale, sia per la paventata nuova sfilza di licenziamenti che potrebbero toccare oltre 50 nuovi dipendenti». La Baldino nel rimarcare il fatto che i lavoratori non riescono ad incontrare il presidente Occhiuto, ha ricordato anche che il 7 novembre aveva interrogato il ministro del lavoro, quello dello sviluppo economico e il ministro delle infrastrutture. «Nel febbraio dello scorso anno – va avanti Baldino – le commissioni regionali competenti hanno discusso possibili provvedimenti di sostegno, ma nessuna di queste iniziative ad oggi è stata intrapresa. Anzi per la regione Calabria, che da decenni registra il blocco delle gare sul trasporto pubblico locale, ripetutamente in proroga, nulla si può fare. Altrettanto grave è l’atteggiamento del governo nazionale, perché nulla si sa su quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere a sostegno dei lavoratori licenziati dalla Simet i ministri competenti». A dare sostegno ai lavoratori anche il sindaco Flavio Stasi: «Questa vicenda rischia di rappresentare la punta dell'iceberg di problemi che interessano il lavoro e la mobilità».