Con la luce del giorno sembrano schiarirsi anche le ombre che aleggiavano sulla morte dell’uomo di sessantasei anni ritrovato nella sua abitazione e con evidenti lesioni al volto che lo avevano sfigurato. Sembra che si tratti di una morte per cause naturali, forse un malore improvviso, quella che ha colto l’uomo che viveva da solo in aperta campagna in contrada Gambelluca all’estrema periferia della città dopo la località di San Nico. E i segni sul volto forse sì sono stati fatti dal suo cane che però forse si è avvicinato al suo padrone per cercare di svegliarlo da quel sonno troppo lungo o in preda ai morsi della fame. In fondo, come avrebbero anche confermato alcuni vicini, quel cane era la sua unica compagnia e vivevano quasi in simbiosi, difficile pensare che possa aver aggredito fino alla morte il sessantenne. Ipotesi, questa che era circolata nell’immediatezza della scoperta del cadavere, ma che ha perso consistenza con il passare delle ore e soprattutto dopo la prima ispezione cadaverica del medico legale, dopo un primo intervento da parte dei carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano che sta conducendo le indagini sull’accaduto. La morte, ad ogni modo, risalirebbe a qualche giorno prima il ritrovamento avvenuto la sera di martedì dopo che chi abita nelle vicinanze aveva allertato le forze dell’ordine preoccupata per un trambusto che avevano sentito provenire dalla abitazione. La vittima era separato da tempo e aveva una figlia che però viveva con la madre e pare soffrisse di un disagio mentale, per quanto fosse una persona definita buona e tranquilla. A fugare ogni dubbio ci penserà ora l’autopsia che è stata disposta dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza