Cosenza, i robot fanno ingresso nell’ospedale dell’Annunziata
La nuova frontiera della medicina. Oggi sarà consegnato al plesso chirurgico “Petrassi” il robot “Da Vinci”, lo strumento più evoluto per compiere interventi di chirurgia minivasiva. È l’ennesimo passo concreto - dopo la presa di servizio di docenti e ricercatori e l’avvio dei tirocinii degli studenti - compiuto in direzione della strutturazione dell’Annunziata come vero e proprio policlinico universitario. Il robot è fornito dall’ateneo di Arcavacata dove è stata ufficialmente istituita la nuova facoltà di Medicina e Chirurgia grazie all’incessante impegno del rettore, Nicola Leone e all’appoggio assicurato dal presidente della giunta regionale e commissario alla sanità Roberto Occhiuto. Il “Da Vinci” consentirà di operare secondo tecniche modernissime e efficaci già attivate in presidi ospedalieri di tutto il continente. La dotazione è frutto pure dell’accordo siglato dall’Unical con l’Azienda ospedaliera guidata dal manager Vitaliano de Salazar. Il manager laziale (ma di fiere origini calabresi) sta puntando molto sul rilancio del nosocomio e guarda con rinnovato interesse allo sviluppo della facoltà che «non potrà che migliorare» afferma «la futura assistenza sanitaria». E quanto la medicina del futuro stia prendendo piede nel Cosentino, lo dimostra pure il seminario di studi in corso nell’Aula Magna dell’ateneo dal titolo: “Intelligenza artificiale, Urologia e Oncologia: attualità e prospettive”. L’iniziativa coinvolge medici, studiosi e ricercatori provenienti da tutta la Penisola. A fare gli onori di casa, il professore Marcello Maggiolini, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia (Tecniche digitali): il primario urologo dell’Annunziata, Michele Di Dio, il primario oncologo dell’ospedale “San Francesco” di Paola, Gianfranco Filippelli e il professore Francesco Calimeri (gli ultimi tre compongono il Comitato scientifico). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza