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Emergenza abitativa a Cosenza: famiglie attendono risposte dal Comune

La nota del Comitato Prendocasa Cosenza

Nei mesi scorsi, a seguito del nostro intervento, è stato scongiurato lo sgombero del palazzo di corso Umberto, di proprietà della società Rivocati S.r.l. di Giovanni Pianini, dove risiedono alcuni nuclei beneficiari del contributo comunale cosiddetto di fitto passivo.

Dopo una serie di incontri con l’amministrazione Caruso si concordò il trasferimento temporaneo delle famiglie in altri alloggi, in attesa dell'assegnazione definitiva degli immobili che, nel giro di 20 mesi, verranno ristrutturati dal comune attingendo ai fondi per il recupero del centro storico.

La soluzione però tarda a concretizzarsi. Ad oggi infatti nessun contratto necessario al trasferimento delle famiglie è stato sottoscritto e addirittura, per quanto riguarda tre nuclei familiari, ancora non è stata individuata alcuna soluzione.

Ad aggravare la situazione vi è lo stato degli alloggi attuali, che presentano danni strutturali, a causa della mancata manutenzione, che mettono in pericolo la salute degli inquilini. Nonostante ciò Palazzo dei Bruzi ha continuato a elargire denaro pubblico ai proprietari che, sfruttando il disinteresse pubblico, non hanno mai messo in campo interventi manutentivi.

Alle manifestazioni di interesse pubblicate da Palazzo dei Bruzi al fine di ricercare alloggi privati da affittare temporaneamente, ormai da anni, risponde un'unica società, ovvero la solita Rivocati S.r.l. dei noti Pianini e Scarpelli. Un monopolio di fatto che frutta loro, annualmente, diverse centinaia di migliaia di euro.

A nostro avviso questa è una situazione alquanto strana. Il comune spende attualmente oltre 400.000 euro di fitti passivi all’anno, come mai nessun altra agenzia immobiliare partecipa alle manifestazioni di interesse? Premesso che siamo da sempre contrari al fatto che il pubblico stipuli contratti di locazione con i privati, la domanda sorge spontanea: come mai in una situazione di emergenza risponde da anni sempre e solo la stessa società?

Ci chiediamo retoricamente se tutto ciò sia normale. Da anni è in una speculazione sul disagio abitativo, che di fatto ha permesso a Pianini e a pochinaltri di costruire numerosi immobili attingendo esclusivamente a finanziamenti pubblici.

La situazione che riguarda l'emergenza abitativa è paradigmatico della pessima gestione del settore welfare del Comune di Cosenza, che si protrae da decenni e che non ha visto alcun cambiamento positivo nel passaggio da un amministrazione ad un'altra.

Le priorità evidentemente sono diverse rispetto a quelle di garantire servizi dignitosi ai cittadini, in particolare a quelli che vivono in condizioni di disagio economico e sociale.

La crisi avanza, e con la riduzione del reddito di cittadinanza, si apriranno le porte nuovamente agli sfratti e ritornerà prepotente nell'attualità cittadina il tema dei beneficiari del contributo comunale di emergenza abitativa.

La città attende risposte, nell'immediato per le famiglie di Corso Umberto, insieme alle quali continueremo a batterci, e più in  generale sulla gestione e organizzazione dei servizi sociali. Il Sindaco Caruso e l'assessora Buffone non potranno continuare a trattare questa emergenza attraverso annunci, toppe e soluzioni esclusivamente temporanee. Le buone intenzioni sono tali se tradotte in fatti concreti capaci di migliorare la qualità della vita dei cosentini.

 

Comitato Prendocasa Cosenza

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