Doppio colpo di scena a Rende. Dopo il vice Annamaria Artese, anche il sindaco Marcello Manna torna in Municipio. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in sede d’appello, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato difensore Nicola Carratelli in ordine alla revoca del divieto di dimora nel Comune di cui è primo cittadino. Una misura che il gip Pietro Santese aveva applicato lo scorso mese di novembre nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Cosenza contro la presunta mala gestione dell’Ente. Ieri pomeriggio la notizia è circolata velocemente in città, tanto che alcuni cittadini si sono riversati perfino dinanzi la casa comunale per attendere l'eventuale arrivo del primo cittadino. Il sindaco di Rende Marcello Manna nel primo giudizio in sede di riesame aveva ottenuto l’annullamento di due capi d’imputazione relativi all’ipotesi di corruzione. Era rimasta in piedi, invece, l’ipotesi di una presunta turbativa d’asta collegata alla posizione cautelare del dirigente del Comune, Roberta Vercillo. Sul punto l’avvocato Nicola Carratelli ha condotto indagini difensive portando davanti al nuovo collegio del Riesame una documentazione ancora più corposa, che presentava nuovi elementi a sostegno della tesi difensiva nei confronti di Manna. Ovvero che per il bando di gara relativo al centro diurno per minori affidato alla cooperativa sociale “Il Melograno”, pare non fosse interessata in realtà soltanto una ditta.