Cosenza

Martedì 26 Novembre 2024

Cosenza, è notte fonda intorno al Planetario

Il planetario di Cosenza

“...E quindi (non) uscimmo a riveder le stelle”. L’ultimo verso dell’Inferno di Dante Alighieri calza a pennello per un gigante d’acciaio chiuso. Dimenticato. Trascurato. Un’opera che avrebbe dovuto richiamare l’attenzione di migliaia di visitatori. Degli studenti, soprattutto. È il planetario intitolato a Giovambattista Amici. Dopo una cerimonia di inaugurazione avvenuta il 6 aprile 2019 (l’astrofisica Sandra Savaglio avrebbe dovuto svolgere un ruolo primario) e un iter lungo 17 anni (2002-2019) fatto di delibere, intoppi burocratici, stop dei lavori per interdittive antimafie, poco e niente si è fatto. Fu un fuoco di paglia, quello del 2019. La visita di qualche scolaresca, i progetti annunciati dalle amministrazioni comunali (sia la vecchia che la nuova) non si è trovato il modo di gestire la struttura. Anche perché la gestione costa. Basta dire che per i Planetari di Bologna e Modena le rispettive amministrazioni comunali spendono ogni qualcosa come 500mila euro. Una somma che in questo momento Palazzo dei Bruzi non può permettersi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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