Cosenza

Lunedì 29 Aprile 2024

Cosenza, la biblioteca Civica e le secche economiche: una crociata per salvarla

La cultura è una piantina che sta perdendo linfa da anni. Cosenza cammina con passo lento e gravido di sofferenza, in mezzo alle difficoltà di questo periodo. Una città triste e buia, che con la memoria sta perdendo pure i suoi riferimenti, le tradizioni, la sua identità. Prima la sospensione delle attività della Biblioteca dei ragazzi, poi il sipario calato sulla Civica, sono tumuli che hanno reso più arida questa terra nell’offerta delle istituzioni culturali pubbliche (resta, in pratica, solo la Biblioteca Nazionale). E così Cosenza declina rapidamente verso uno spazio surreale, un altrove non più capace di proiettare le sue curve armoniose nel futuro dei saperi e della conoscenza. La Biblioteca civica è stata un luogo di evangelizzazione culturale dove per oltre un secolo, il popolo cosentino e non solo cosentino, si è recato con devozione e fede. Lì, in quelle stanze austere, si sono formate intere generazioni di pensatori liberi che rischiano, adesso, di perdere quel luogo di studio che è stato pure epicentro di socialità perché l’Italia non ha più soldi per la cultura. Da oltre due anni, la storica sede è chiusa al pubblico, ufficialmente per motivi di sicurezza che il vecchio edificio non è più in grado di garantire. Presto ci saranno interventi di restauro grazie ai fondi Cipe (durante i quali dovrà essere spostato altrove l’enorme patrimonio custodito nei locali). E una volta sistemata la stabilità del luogo fisico si dovrà pensare a stabilizzare le finanze correnti che disegnano traiettorie inquiete in mezzo a un indebitamento complessivo che ha avuto inevitabili conseguenze anche sul rapporto economico con i dipendenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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