Cosenza

Lunedì 23 Dicembre 2024

Cosenza, mons. Checchinato e la chiesa dei poveri: lontana da poteri e ambizioni

L’arcivescovo Giovanni Checchinato ha presieduto la sua prima messa del Crisma in Cattedrale. E nell’occasione, ieri sera, ha pronunciato un’articolata omelia. Richiamando i fedeli alla necessità di guardare a Gesù, rifuggendo dalle umane debolezze, dalle personali ambizioni. Un messaggio forte quello lanciato da monsignor Checchinato anche rispetto al mondo ecclesiastico. Dice, infatti, il presule bruzio: «Tornare a guardare Gesù, tornare ad incontrarlo: questo è stato il desiderio che ha caratterizzato la vita di grandi credenti, rivoluzionari nella chiesa, capaci di portare una parola nuova alla situazione stagnante che sperimentavano attorno. Non possiamo nascondere che la tentazione del “fare” che caratterizza il pensiero e l’agire della cultura occidentale contemporanea, pone sotto la sua logica anche la chiesa in tutte le sue espressioni; e coloro che, all’interno della chiesa, sono chiamati ad assumere un ruolo istituzionale e visibile talora rendono presente questa tentazione con le scelte che compiono. La convinzione di aver bisogno di strategie umanamente significative per portare avanti quella porzione di chiesa che ci è affidata, la possibilità di avere accesso a più risorse economiche rispetto al passato, la consapevolezza di una credibilità pregiudiziale da parte della gente ci mettono in una condizione ottimale per un versante, ma anche di grande pericolo. La chiesa che siamo chiamati a costruire, infatti, non è opera delle nostre mani e la storia bimillenaria di questa istituzione voluta dal Signore Gesù ci dimostra che proprio dove più efficaci sono sembrate le strategie umane, proprio lì hanno mostrato tutta la loro verità le parole del Vangelo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza   

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