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Cosenza, rischio sismico. Solo una scuola su sei è sicura

Dal report di Openpolis datato 2020: su 59 istituti verificati in città appena il 3% era a norma. Il Pnrr accelererà il percorso virtuoso della mitigazione già avviato da Provincia e Comuni ma il traguardo è lontano

Case di sabbia, chiese sfibrate, ospedali e municipi screpolati dal tempo e scuole vecchie. Esiste un lungo elenco di edifici pubblici che, al Sud, non sopporterebbero gli effetti di un terremoto di media entità. Immobili e luoghi contenuti in un dossier datato 1999 ma ancora attuale. In centinaia di pagine ci sono ricerche e studi di esperti riuniti dall’allora sottosegretario alla Protezione civile, Franco Barberi, che hanno disegnato la mappa del rischio in caso di eventi sismici. Dentro quei fascicoli c’è davvero tutto quello che ogni amministratore locale dovrebbe sapere della sua terra. Un patrimonio di informazioni che avrebbe dovuto costituire le linee d’indirizzo per la messa in sicurezza di immobili e territori maggiormente esposti ai terremoti. Quel rapporto, però, non è mai diventato la stella polare dell’azione amministrativa sia a livello centrale che periferico. I costi da affrontare per la mitigazione del rischio sono stati per lungo tempo insostenibili. Poi, è arrivato il Pnrr e qualcosa ha spostato nella programmazione.

Legambiente

Dall’ultimo report sull’ecosistema scuola presentato dall’associazione affiora la conferma di ritardi nella messa in sicurezza degli edifici d’istruzione non solo nel Cosentino ma in tutta la Calabria. Nel dossier emerge come «la verifica di vulnerabilità sismica, così come le indagini diagnostiche sui solai sono state eseguite solo su una parte degli edifici scolastici. In provincia di Catanzaro, l’unica ad avere fornito i relativi dati, solo 2 edifici scolastici sono in possesso del certificato di agibilità previsto dalle norme. Tutti gli edifici della provincia considerati sono dotati di certificato di collaudo statico e di certificato di prevenzione incendi. Un dato positivo riguarda le barriere architettoniche: tutti gli edifici delle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia si sono dotati di accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche». In Calabria preoccupa il quadro che emerge dallo studio di Legambiente con «dati incompleti a causa della mancata risposta ad alcune parti dei questionari e si riferiscono alle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. La quasi totalità degli edifici scolastici calabresi delle province esaminate è di proprietà dell’Amministrazione (a Catanzaro 54 edifici su 56, a Cosenza 35 su 35 ed a Vibo Valentia 42 su 45)».

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