Attualmente figura, purtroppo, nell’elenco delle strutture cittadine entrate in letargo. Nel senso che da tempo non offre alla comunità locale l’opportunità di assistere ad eventi e spettacoli come, invece, è avvenuto per tanti anni. Il cineteatro “Italia-Tieri” sembra avere imboccato, finalmente, la strada della rinascita, poiché inserito, dall’amministrazione comunale, tra i progetti di recupero riconducibili ad Agenda Urbana, rispetto alla quale già sette cantieri hanno aperto battenti e quello che riguarda l’edificio di piazza Amendola è l’ottava opera destinata a decollare. L’esecutivo di Palazzo dei Bruzi, infatti, annuncia l’avvio dei lavori e colloca il Tieri nel novero degli Hub culturali ricadenti nel centro storico insieme alla Casa delle Culture e al LabOratorio di San Gaetano. Lo stesso sindaco, Franz Caruso, plaudendo allo sblocco dell’iter per far partire gli interventi, ricorda la recente storia del cineteatro che, «edificato nel 1935, negli anni Ottanta fu occupato dai Centri sociali autogestiti e nel 2001 venne ristrutturato e riaperto per ospitare festival e iniziative di varia natura». Prosegue Caruso: «L’idea progettuale parte dalla volontà di restituire alla città e alla comunità del rione Rivocati/Riforma, un luogo importante e prestigioso, sia da un punto di vista sociale che da un punto di vista urbanistico. È prevista la rifunzionalizzazione del cinema teatro per renderlo capace non solo di accogliere, quanto di incentivare, nuove attività imprenditoriali culturali, operando sulla filiera dell’audiovisivo, cinema e teatro, al fine di valorizzarla e renderla sempre più attrattiva. È questo un esempio di come un “nonluogo”, staccato dal contorno sociale in cui insiste, diventa “luogo”, ossia una struttura identitaria del quartiere in cui è ubicato ed appartiene. Attraverso l’attività che in esso si svolgerà, infatti, soprattutto grazie agli spazi di co-workig, i cosentini e, soprattutto, i residenti del quartiere potranno riconoscersi in esso».
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