Il nuovo ospedale è stato per anni un groviglio, una eterna salita in mezzo a isterismi politici e a ostinate ossessioni. Un feticcio agitato alla bisogna, spesso, in coincidenza di scadenze elettorali. Un’opera fatta di carta impastata con chiacchiere e promesse che hanno spostato, inevitabilmente, la linea del tempo verso un margine indefinito. Era stato Mario Oliverio, sette anni fa, a inserire il progetto del nuovo hub di Cosenza tra gli ospedali da costruire. Ma, poi, il progetto è finito nell’abisso dell’ombra, precipitando nei declivi di uno scontro ideologico tra la Cittadella e Palazzo dei Bruzi. Oliverio lo voleva a Vaglio Lise, il sindaco Mario Occhiuto cercava una soluzione urbanistica con la realizzazione di un ospedale diffuso tra il padiglione di Malattie infettive e il Mariano Santo. Un progetto che partiva dalla riqualificazione dell’Annunziata. Ma, poi, il Consiglio comunale a giugno ha deciso di virare verso l’ubicazione individuata dalla Regione, muovendo un primo passo verso la realizzazione dell’opera. L’intesa ritrovata con Catanzaro ha permesso di spianare l’iter verso le tappe successive di questo tour che potrebbe raggiungere l’approdo della cantierizzazione tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028. La novità delle ultime ore è proprio il cronoprogramma che l’Inail ha comunicato all’Azienda ospedaliera e alla Regione con una nota firmata dal direttore centrale dell’Istituto, Carlo Gasperini, e che prevede anche lo stanziamento di 345 milioni di euro per la “Realizzazione del Nuovo Ospedale di Cosenza” e di altri 45 milioni per la “Cittadella della Salute di Cosenza”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza