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Ragazzi ingannati dall’azzardo a Cosenza: sembra gioco ma è una malattia

Nelle scuole medie si lavorerà sull’educazione finanziaria nelle Superiori, invece, sull’uso responsabile del denaro

Prevenire è importante ma quando si parla di azzardo, e magari pure di minori, lo è ancora di più. Ne sono ben coscienti i professionisti e gli operatori coinvolti nel progetto “A carte scoperte” sostenuto dalla Fondazione con il sud e con ente capofila il Centro calabrese di Solidarietà. Sin dai primi passi lavorano affinché ci sia più informazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni sul tema del gioco d’azzardo patologico. Per rispondere ulteriormente a questa necessità è stata pensata l’attività denominata “Prevenzione & Educazione” che sarà realizzata all’interno delle scuole dei territori coinvolti dal progetto nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria.
Il coinvolgimento delle scuole avverrà, a partire dal 27 aprile, con due percorsi, dedicati rispettivamente alle Scuole secondarie di primo e secondo grado. «Per i più giovani – spiegano i protagonisti - è previsto un percorso che, attraverso un approccio innovativo e divertente, avvicini i ragazzi ai concetti legati all’educazione finanziaria.

I primi appuntamenti di sensibilizzazione e informazione nelle scuole, organizzati nell’ambito del progetto, si terranno il 27 e il 28 aprile nella provincia di Cosenza. La cooperativa sociale “Il Delfino” terrà due incontri nell’Istituto comprensivo “Luigi Settino”, uno nella sede di San Pietro in Guarano e l’altro nel plesso di Castiglione Cosentino.

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