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Crollo del ponte a Longobucco, Occhiuto: "Serve la nuova strada, no all'isolamento"

"Sono anni ormai che i cittadini di Longobucco aspettano una strada che possa congiungere il loro paese al mare, ma hanno ascoltato soltanto promesse e registrato soltanto disastri. La soluzione non è quella di non fare la strada, ma quella di pretendere che i lavori vengano fatti bene. È una buona cosa che la strada, realizzata dalla Comunità montana, sia ora nella gestione di Anas. Per questo credo che sia doveroso chiedere alla società di verificare la qualità dei lavori sui lotti già realizzati e di accertare - come farà anche la Procura - se ci siano state responsabilità".

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso del sopralluogo effettuato questa mattina presso l’area nella quale ieri è crollato il viadotto “Ortiano 2”.

Quello che è successo non deve determinare la continuazione dell’isolamento. Dobbiamo chiedere ad Anas di realizzare la strada e di farla velocemente. Dobbiamo utilizzare questa circostanza magari per chiedere ad Anas di finanziare nel contratto di programma il completamento della strada e di verificare che i lavori si facciano bene. La risposta ad un disastro non può essere quella di accettare l’isolamento. La risposta deve essere quella di fare le opere pubbliche evitando che avvengano i disastri. Per fortuna ieri il tratto di strada era chiuso, altrimenti oggi commenteremmo una tragedia. Non bisogna generare allarmismo, anzi quello che ha fatto Anas dimostra che c’è un sistema di allertamento, legato alla manutenzione e anche alla prevenzione di fenomeni come quelli che abbiamo registrato, che evidentemente funziona. C’è un impegno del governo nazionale, non solo di questo ma anche di quelli precedenti, che negli ultimi anni, dopo i fatti del ponte Morandi, è orientato a vigilare sulla manutenzioni di tutti i ponti. Certo, in Calabria, con i fenomeni di dissesto idrogeologico che abbiamo, questa attenzione deve essere maggiore. Però non voglio generare allarmismi. L’iter travagliato di questa opera pubblica, forse, può essere una concausa ma non sta a me stabilirlo perché ci sarà la magistratura che dovrà accertare la verità”, ha sottolineato il governatore Occhiuto.

"Calabria regione complicata, ma queste cose non devono più succedere"

“Queste cose non devono più succedere -ha proseguito Occhiuto - ma bisogna impegnarsi nel vigilare maggiormente affinché non si ripetano. Sull’ambiente ho investito molto tempo e molte risorse in questo anno e mezzo di governo. Certo, ho coscienza di governare una Regione difficile, complicata, ma non risparmio energie, nonostante non passi giorno in cui si non si verifichi un’emergenza”.

“Ho chiesto agli uffici regionali, i quali però non hanno avuto un ruolo nella realizzazione di questa strada, di fare degli accertamenti. Ho sentito ieri l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, e anche loro faranno degli accertamenti. Ma mentre si fa tutto questo dobbiamo pretendere dal governo nazionale che risarcisca anche questa parte della Calabria che è stata condannata all’isolamento per tanti anni e che ha dovuto registrare soltanto promesse. Questo è l’emblema di come sia complicato e difficile realizzare le opere pubbliche in Italia, e di come sia ancora più complicato farle in Calabria”, ha concluso il presidente della Regione Occhiuto.

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