Cosenza

Mercoledì 14 Maggio 2025

Cosenza, le spine del Comune: carenza di personale,
rifiuti e arredo urbano

«L’Ugl di Cosenza per l’ennesima volta è costretta a denunziare i tanti ed irrisolti problemi che affliggono gli sventurati cittadini bruzi. Uffici Economato ed Urp in situazione disastrosa, chiusi per carenze personale. Ma, e lo chiediamo alla Giunta, non si può attingere secondo il D.L. n. 152/2021, come convertito dalla Legge n. 233/2021 che recita: “al budget aggiuntivo per le assunzioni straordinarie a tempo determinato a valere su proprie risorse di bilancio (articolo 31-bis comma 1). Al fine di agevolare l’attuazione dei progetti previsti dal Pnrr, il comma, introduce importanti deroghe agli ordinari vincoli sia di carattere ordinamentale che finanziario in materia di assunzioni di personale, per i Comuni che provvedono alla realizzazione di tali interventi. La norma prevede che tali deroghe si applichino solo alle assunzioni a tempo determinato di personale non dirigenziale dotato di specifiche professionalità”. Perché non si può “tamponare” così, come fatto in altri comuni anche vicini? Degrado a causa dei cumuli dei rifiuti sparsi in ogni zona della città; quindi la conferma dell’appalto al gestore non ha risolto le disfunzioni, anzi queste stanno peggiorando, non avendo evidentemente, neppure vagliato le ragionevoli proposte dell’Ugl avanzate nei mesi scorsi. Anche l’arredo urbano – marciapiedi ed altro – è ridotto in condizioni pietose, persino in pieno centro. Addirittura, come rimarcato proprio su Gazzetta del Sud, nonostante il piano comunale di estumulazioni al cimitero la situazione si fa sempre più critica con oltre 70 bare in attesa di un loculo ed a colle Mussano. Sempre riprendendo le legittime reazioni alle tante difficoltà che affliggono i cosentini – spiega ancora l’Ugl nella nota – non possiamo certo tacere che non solo le tasse della Tari sono stratosferiche per servizi inadeguati ma che tutta la gestione di riscossione della società privata “Municipia” è penalizzante ai limiti dell’incredibile. Però – conclude l’Ugl – in Giunta non pensano solo a lamentarsi, anche giustamente sia chiaro, almeno per alcune delle scelte operate dalle precedenti amministrazioni, dei gravosi fardelli che si sono dovuti accollare. Fanno anche proposte di ampio respiro – progetti innovativi per il Pnrr? sarebbe logico pensare - invece non proprio bensì la “riesumazione” della cosiddetta metro leggera, declinata in chiave green, ad idrogeno, per “realizzare un collegamento a Nord, fino all’Unical, come prosecuzione della tratta ferroviaria da ammodernare Cosenza-Catanzaro” così scrivono. Chiediamo ancora una volta ma – a parte sbancamenti e lavori infiniti dati i noti problemi di percorso fino ad Arcavacata – cos’è cambiato per riproporre un’opera notoriamente sovrastimata nel numero dei potenziali passeggeri e dei viaggiatori giornalieri nel nostro bacino d’utenza – erano previsti un’utenza quotidiana di 40mila passeggeri e il flusso di 2.500 viaggiatori all’ora - e dunque incapace di autosostenersi?».

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