Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Corruzione in atti giudiziari, 2 anni e 8 mesi di reclusione per Manna e Petrini

Marcello Manna

Il Gup di Salerno ha inflitto 2 anni e 8 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari all'avvocato Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Riccardo Olivo) attuale sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria. Uguale pena è stata comminata all'ex presidente della Corte di assise di Catanzaro, Marco Petrini (difeso dall'avvocato Francesco Calderaro). Il magistrato ha escluso l'aggravante mafiosa e concesso le attenuanti generiche. Gli imputati nel processo hanno goduto dello sconto di pena previsto dal rito abbreviato.

Le parole degli avvocati di Manna

I difensori di Marcello Manna hanno appreso "con vivo stupore e rincrescimento della sentenza del GUP, avendo esposto e dimostrato documentalmente plurime ragioni per le quali l’ipotesi accusatoria non poteva affatto essere ritenuta fondata. La decisione del GUP, che ha notevolmente ridimensionato le richieste di condanna del PM, è evidentemente frutto di una considerazione della vicenda protesa verso le tesi accusatorie, peraltro in maniera illogica e contraddittoria perché nei confronti di coloro che dovevano essere concorrenti nel reato, ossia l’avvocato Gullo e lo stesso Patitucci, la Procura di Salerno aveva richiesto ed ottenuto decreto di archiviazione!". I difensori preannunciano, ovviamente, appello avverso quello che definiscono "un evidente e grave errore giudiziario".

L'interdizione dall'Ordine forense

L'avvocato Manna rimane sottoposto all'interdizione dalla professione forense e risulta indagato in altre due inchieste giudiziarie condotte rispettivamente dalla procura antimafia di Catanzaro e dalla procura di Cosenza.

Le altre posizioni

Nessun commento da parte della procura di Salerno diretta da Giuseppe Borrelli e rappresentata in aula dal pm Francesca Fittipaldi. Nessun commento, inoltre da parte dell'avvocato Francesco Calderaro, difensore del giudice (reo confesso) Marco Petrini. L'avvocato Francesco Calderaro e il giudice Marco Petrini

leggi l'articolo completo