Torna d’attualità l’ormai atavico problema dell’insabbiamento del porto, con la conseguente difficoltà a entrare e uscire dalla struttura cetrarese da parte delle imbarcazioni, sempre più sottoposte ai derivanti pericoli.
A testimoniarlo, ancora una volta, quanto accaduto nei giorni scorsi, quando una barca a vela è rimasta incagliata proprio mentre tentava di guadagnare l’entrata con il mare agitato. Bloccata proprio a causa dei bassi fondali, ormai invasi dalla sabbia. Il peggio è stato evitato solo grazie all’intervento di un peschereccio locale, al cui timone si trovava Franco Piazza, uno dei più esperti pescatori cetraresi, che, insieme al fratello Rino, resosi subito conto del pericolo che l’imbarcazione correva, si è immediatamente prodigato per riportare la situazione sotto controllo.
«Qualcuno, spesso, mi accusa di parlare a sproposito e di esagerare, relativamente alla situazione reale del nostro porto - ha sottolineato Valerio Piazza, altro esperto pescatore cetrarese, che è intervenuto più volte sul problema, chiamando in causa gli amministratori di turno - sono stato, infatti, accusato di questo, dinanzi a 40 pescatori, miei colleghi, durante un recente incontro in Comune, dopo aver fatto presente proprio che la situazione attuale del porto è ancora più grave di qualche tempo fa. “Vai a lavorare e non farti problemi, poiché il porto non è nelle condizioni che sostieni”. Questa è la risposta che mi è stata data, ma quanto accaduto a questa barca a vela nei giorni scorsi dimostra, ancora una volta, che abbiamo ragione noi. Infatti, mentre noi pescatori locali riusciamo, solo grazie alla nostra esperienza, a evitare l’incagliamento delle imbarcazioni, questo non capita a chi non conosce i nostri fondali, rischiando anche la vita, soprattutto quando il mare è agitato».
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