La pioggia ha scombussolato i piani del commando omicida. Passano i giorni e aumentano i dettagli sull’agguato che è costato la morte di Antonella Lopardo, la 49enne cassanese uccisa a colpi di kalashnikov e pistola la sera di martedì 2 maggio a Sibari. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, il commando dei killer non sarebbe riuscito a portare a termine il piano criminale perché le condizioni meteo avrebbero rimescolato le carte in tavola. Da alcune deposizioni, infatti, parrebbe che il marito Salvatore Maritato – ritenuto dagli inquirenti il vero obiettivo dei killer – non sarebbe rientrato al solito orario e con le solite modalità. L’uomo, infatti, da qualche tempo circolava con una moto e rientrava a casa solitamente verso le 21:30. Abitudini ben studiate da chi voleva tendergli la tappa mortale. Ma qualcosa è andato storto. Pare che proprio quella sera Salvatore Maritato avesse fatto tappa da alcuni parenti e ad evitare che tornasse a casa alla solita ora e con la solita moto ci avrebbe pensato la pioggia caduta copiosa ed inaspettata quella sera di inizio maggio. Una circostanza che, se confermata, spiegherebbe il nervosismo e l’approssimazione con la quale avrebbe agito il commando criminale di stampo ’ndranghetista. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria