Sciopero generale, ieri, a Longobucco, capeggiato dal mondo della scuola. Una manifestazione spontanea per protestare sull’annunciata chiusura delle classi secondarie superiori del liceo scientifico e del professionale per l’Industria e l’Artigianato. La cittadina silana, è stato rimarcato a più voci, si trova in una situazione di emergenza dopo il crollo di una parte del viadotto della Sila-Mare che ha isolato completamente la zona, e vive una situazione di spopolamento continuo.
Ad acuire questo problema, sarà certamente la mancata riapertura delle scuole, visto che i giovani studenti saranno costretti a recarsi altrove per poter continuare gli studi. Su tale problema tutti gli studenti di ogni ordine e grado hanno sfilato per le vie cittadine con cartelli e striscioni per confluire poi nella centralissima piazza Matteotti, laddove hanno manifestato e parlato del loro problema, rammaricandosi della scarsa incisività da parte delle istituzioni locali.
Sul piano della viabilità i longobucchesi rischiano l’isolamento completo con strade chiuse sia a monte che a valle, visto che le statali hanno il disco rosso da parte dell’Anas. Per la cronaca, si registrano nuovi smottamenti e cedimenti in varie parti della strada statale 177, l'unica arteria di collegamento rimasta, e la principale "via di fuga" per la cittadina.
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