Indagini chiuse. Il procuratore capo Mario Spagnuolo e i pm Giuseppe Visconti e Margherita Saccà hanno firmato l’avviso con cui concludono l’inchiesta che, nei mesi scorsi, ha coinvolto il vertice politico e amministrativo del Comune di Rende. Il provvedimento è stato notificato ai complessivi indagati dai carabinieri del colonnello Agatino Saverio Spoto. Le ipotesi di accusa contestate dalla magistratura inquirente si riferiscono ad affidamenti e gare dell’ente pubblico territoriale viziate da ipotizzate turbative d’asta e, in alcuni casi, presunte corruzioni.
L’avviso è stato notificato, tra gli altri, al sindaco sospeso, Marcello Manna, all’ex vicesindaco e oggi assessore, Annamaria Artese, agli imprenditori Massimino Aceto, Mariano Mirabelli, Michele Mirabelli, ai dirigenti municipali Francesco Minutolo e Roberta Vercillo. Stralciata, invece, la posizione dell’ex assessore ai Lavori Pubblici, Pino Munno, che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. Le persone sotto inchiesta avranno venti giorni di tempo per produrre memorie difensive o chiedere di essere interrogate.
La precisazione dell'avvocato di Manna
"Con riferimento alla recente notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, inerente il procedimento a carico di amministratori e dirigenti del Comune di Rende, nonché di alcuni imprenditori , considerato il grande risalto mediatico dato all’asserita contestazione, nei confronti dell’Avv. Marcello Manna, di plurime ipotesi di reato, tra le quali corruzione ed altro, devo precisare, per amore di verità, che l’unica imputazione contestata all’Avv. Marcello Manna, quale Sindaco di Rende, nell’anzidetto procedimento, riguarda esclusivamente un’ipotesi di turbativa d’asta, per la quale, peraltro, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha recentemente dichiarato la totale assenza di elementi di gravità indiziaria". Lo ha ribadito il legale di Manna, l'Avv.to Nicola Carratelli. "Sempre per amore di verità, devo altresì precisare (e forse questa era la notizia degna di maggior rilievo) che a fronte della originaria contestazione, nei confronti dell’Avv. Manna, di ben 24 capi di imputazione, anche all’esito delle deduzioni difensive, è residuata un’unica imputazione, per la quale, ripeto, è già stata esclusa la gravità indiziaria, con un accertamento giudiziale di pieno merito".