Accusare un malore, da parte di un giovane padre trentasettenne, presso la propria abitazione e non potere ricevere tempestivamente, come vuole la regola in questi casi, l’intervento idoneo del 118, ancora una volta, come spesso sta accadendo, senza medico a bordo, e senza potere avere le cure del caso dal personale medico giunto, come emerge dalla denuncia trasmesso alla Procura della Repubblica di Castrovillari dai familiari, con altra ambulanza quando il giovane era deceduto. L’ennesimo episodio di presunta malasanità è accaduto oggi pomeriggio in contrada Zolfara nella zona est dell’area urbana di Rossano, dove un uomo di 37 anni, avrebbe avvertito un improvviso malore che ha indotto i familiari a chiamare immediatamente la centrale del 118. L’ambulanza sarebbe giunta sul posto con autista ed infermiere che si sono resi subito conto della gravità del soggetto a cui non hanno potuto praticare gli interventi del caso che avrebbe potuto effettuare esclusivamente il medico. Da qui l’avviso alla centrale del 118 della gravità del soggetto e della necessità di fare intervenire il medico per attivare gli appositi strumenti indicati in casi del genere. È stata, perciò, attivata un’ambulanza del 118 della postazione di Trebisacce medicalizzata. Il mezzo ha dovuto percorrere i circa 40 chilometri della SS 106. È arrivata sul posto dopo circa 40 minuti quando per il paziente non c’è stato più nulla da fare perché nel frattempo è deceduto tra la disperazione dei familiari che hanno manifestato il loro grande disappunto evidenziando la grave carenze del primo soccorso giunto senza medico, la cui presenza ed intervento avrebbe potuto salvare il loro congiunto padre di due figli. Da qui la loro denuncia alla Procura della Repubblica ed il provvedimento del Pm della Procura del Pollino Primicerio, che ha disposto il sequestro della salma e la relativa autopsia. Non si arrestano, come si evince da tutto ciò, i casi legati a presunta malasanità. Ormai, a causa della carenza di medici all’interno dell’equipe del 118, episodi gravi di questa natura continuano a verificarsi senza che vi siano provvedimenti importanti per neutralizzarli cercando di garantire la presenza del medico attraverso qualsiasi tipo di provvedimento o spesa per incentivare i sanitari. In molti casi l’assenza di medico ha anche determinato vibrate protesta (vi sono state anche aggressioni fisiche) di congiunti e familiari dei pazienti verso gli incolpevoli autisti ed infermieri.