I medici che mancano. La sanità pubblica difetta di personale e, nonostante le risorse finanziarie disponibili, non riesce a reclutarne un numero sufficiente per garantire il miglioramento dei servizi sul territorio. I “camici bianchi” preferiscono spesso offerte di lavoro che giungono dal privato oppure prediligono trovare occupazione in regioni diverse dalla Calabria.
Il deficit ha indotto nei mesi scorsi il presidente della giunta e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, ad arruolare medici provenienti da Cuba. La decisione, inizialmente fieramente avversata e duramente criticata dalle associazioni sindacali di categoria, s’è rivelata invece efficace. I sanitari provenienti dai Caraibi hanno ridato fiato ai tanti reparti che nel Reggino erano ormai ridotti al lumicino.
Ora è il direttore generale dell’Asp di Cosenza, la più grande della Calabria, Antonio Graziano a rilanciare un’azione pubblica di reclutamento, ampliando lo spettro dei possibili partecipanti ai concorsi e migliorando il tenore delle offerte occupazionali.
Il manager cosentino nel ribadire il ruolo dell’Azienda, già individuata dalla Regione Calabria quale capofila per la rete dell'emergenza-urgenza, ha infatti reso noto che il concorso per 18 posti di dirigente medico, disciplina medicina e chirurgia d'accettazione e urgenza, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 9 maggio scorso, scadrà il prossimo 8 giugno. Graziano precisa che fa riferimento non solo ai servizi di pronto soccorso, ma anche all'emergenza sanitaria territoriale (118).
Al bando in questione - ed è questa la novità significativa - potranno partecipare anche i medici privi di specializzazione ma, con esperienza, almeno triennale, nella rete dell'emergenza territoriale. Non solo. La graduatoria sarà fruibile da tutte le Aziende sanitarie provinciali della Calabria al fine di implementare gli organici di tutte le centrali operative del servizio sanitario locale.
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