La donna che ha salvato l'82enne a Cosenza: “Andate piano in città, vi accorgerete di tutto”
Invecchiare è un passaggio naturale della vita. Ma spesso sono gli effetti collaterali a prendere il sopravvento su tutto. Ci si può sentire spaesati, come accaduto all'82enne che, nella giornata di ieri, è stata soccorsa da una passante sul ponte di Mancini, a Cosenza, mentre vagava, in stato confusionale, dopo essersi allontanata dall'ospedale, con i tubicini della fleboclisi ancora attaccati alle braccia. La trentenne Noemi Carbone non si sente un'eroina, come ha precisato in una testimonianza che fa riflettere, ma ha tenuto a sottolineare come spesso a fare la differenza è l'attenzione che poniamo in tutto ciò che facciamo: “Andate piano, vi accorgerete di qualsiasi dettaglio”.
La testimonianza
Ieri ho scelto una strada diversa dal solito e questo ha aiutato un anziana signora che si era persa a ritrovare la strada di casa senza fare brutte esperienze. Passo spesso sul marciapiede del ponte di Mancini in bici, è malmesso, pieno di detriti e spazzatura, e finisce in una rotonda, per questo quando oggi ho visto una signora passeggiare lì mi è sembrato un po' inusuale, incuriosita ho chiesto se andasse tutto bene e dove stesse andando, la signora mi è apparsa subito molto confusa, quando mi ha detto di voler andare a Mendicino ho provato a spiegarle che li non avrebbe trovato pullman. Ho deciso, quindi, di accompagnarla su una strada più sicura. La signora era solo un po' stanca e confusa, e si è poggiata alla mia bici per non inciampare, non ricordava bene perché fosse andata in ospedale, forse per una parente, o forse non lo voleva dire a me. Ma non aveva con se ne una borsa ne un cellulare e quando ho visto il braccialetto con scritto il suo nome ho capito che avremmo dovuto contattare i familiari. Ho avvisato la polizia, e abbiamo passato un oretta a provare a contattare la famiglia che ancora non sapeva niente della fuga. Chiunque avrebbe fatto lo stesso notando una persona in difficoltà, non ho fatto niente di speciale, ma la differenza e che quando si va più piano queste cose si riescono a percepire. A volte si corre troppo e si perde molto.