Un ponte vecchio di circa sessant’anni. Realizzato ai tempi di Giacomo Mancini senior, all’epoca ministro, e intitolato al papà Pietro, primo deputato socialista della Calabria e tra i fondatori del Partito. Collega la viabilità, tra la zona dell’ospedale Annunziata e quella che scende da Portapiana; sopra il fiume Busento, da una parte l’area di via Asmara-Riforma e sull’altra sponda quella alle spalle del vecchio cinema Morelli, ossia contrada Macchia della Tavola. Un ponte che in molte parti si sta sbriciolando come allarmati fanno notare alcuni residenti, tra cui diversi commercianti e titolari di officine e altre botteghe. La manutenzione ordinaria (rifacimento del manto stradale, ossia le buche, anche in queste ore, e il taglio dell’erba ai lati dei marciapiedi) viene assicurata dal Comune, tramite le Cooperative B. Il resto è di competenza dell’Anas. Una decina di anni fa, a seguito di diversi suicidi e tentativi di suicidi, Palazzo dei Bruzi (sindaco Salvatore Perugini, pressioni furono fatte in quella fase in particolare dal consigliere comunale di zona, Raffaele Zuccarelli) aveva fatto alzare di alcuni metri le vecchie barriere metalliche. Un’azione meritoria valsa probabilmente a evitare altre morti.
Null’altro in questi anni. I piloni risultano così danneggiati in più punti. Emergono evidenti lesioni. Che stanno allarmando la gente del posto e quanti vanno a rifornirsi d’acqua alla fontana dietro l’ex cinema Morelli. Anche gli automobilisti che attraversano quotidianamente il ponte Mancini da anni convivono con fessure larghe e profonde all’altezza dei giunti. Una riparazione fu effettuata nel 2020 in occasione del passaggio del Giro d’Italia. Poi è calato il silenzio.
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