Cosenza

Lunedì 25 Novembre 2024

Cosenza sfila per l’unità del Paese. "Fermare la spinta secessionista"

In Calabria la rassegnazione ci ha abituati a convivere con una verità secolare che si è fatta pelle, refrattaria anche alle scottature. La questione meridionale si è gonfiata in una bolla, dove, ad esempio, la rinnovata sanità deve fare i conti con liste d’attesa infinite, lea sprofondati in coda al resto del mondo e una migrazione che aumenta perché i calabresi non trovano più risposte nei loro ospedali rimasti senza medici e con pochi letti. All’abuso di promesse politiche negli ultimi vent’anni ha fatto seguito il crollo di credibilità e di fiducia nei cittadini. E nel cielo di questa terra resta colorato di ombre livide. Il senso di solitudine sempre più evidente crea sconforto tra la gente che si ritrova schiacciata sotto il peso delle disuguaglianze territoriali. L’autonomia differenziata rischia di trasformarsi in una pietra tombale sulle speranze di ripresa dei servizi essenziali in Calabria e nell’intero Sud. Qui, l’aspettativa di vita è inferiore rispetto alla media italiana. È uno dei dati che emergono dalla XIII edizione dell'Atlante dell’infanzia a rischio in Italia “Come stai?” di Save the Children. In particolare, un bambino che nasce in Calabria ha un’aspettativa di vita media di 81,3 anni, ma la speranza di una esistenza in buona salute si abbassa a 54,4 anni, la peggiore del Paese, con un divario di 12 anni rispetto alla Provincia di Bolzano, dove, invece, si registra la migliore performance nazionale (67,2%). Un altro indicatore di esito che mostra il disagio di un sistema salute in chiara difficoltà è il tasso di mortalità infantile. In Italia nessuno fa peggio della Calabria con 4,42 decessi di bambini ogni 1000 nati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

leggi l'articolo completo