Laino Borgo, la morte di Denise Galatà sul fiume Lao: assegnato l'incarico al perito per l'incidente probatorio
Sarà l’ingegnere Giuseppe Viggiani il tecnico incaricato dal pm Simona Manera della Procura di Castrovillari a eseguire gli accertamenti tecnici sui luoghi dove è morta Denise Galatà, la studentessa di 19 anni finita martedì scorso nel fiume Lao, a Laino Borgo, sul Pollino, dopo essere stata sbalzata in acqua dal gommone su cui stava facendo rafting insieme a un gruppo di compagni e ad alcuni professori. La giovane era una studentessa del liceo statale «Rechichi» di Polistena, da alcuni giorni in gita d’istruzione in provincia di Cosenza. L'incidente probatorio disposto dalla procura servirà per cristallizzare come prova il parere del perito sulla situazione ambientale del sito interessato dal procedimento penale. Dieci gli indagati nell’inchiesta avviata dalla Procura di Castrovillari: tra questi il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della “Canoa Club Lao Pollino” e sette guide della stessa società. Se l’accertamento preciso delle cause della morte della diciannovenne sono state chiarite dall'autopsia eseguita nell’obitorio dell’ospedale “Giannettasio” di Corigliano Rossano dalla quale è emersa la morte della giovane per asfissia da annegamento (nonostante siano state riscontrate fratture a una gamba e a un braccio ma non alla testa) ora l'inchiesta mira ad accertare con l'incidente probatorio l’esatta ricostruzione della dinamica dei fatti e, quindi, della programmazione ed esecuzione dell’attività di rafting nel corso della quale si è verificato il decesso.