L’Asp è una mappa in costante aggiornamento. Il manager Antonello Graziano sta provando a rimettere ordine nei tanti problemi sparsi come il seme buono in ogni claudicante settore dell’Azienda più grande della Calabria. Dagli ospedali ridotti alla canna del gas senza personale ai conti che non tornano da anni. Questioni irrisolte della sanità cosentina che, uno dopo l’altro, tutti i commissari si sono portati dietro come un sudario, anche dopo la fuga da quella poltrona che scotta. In tanti hanno lasciato senza provare a mettere mano a quei bilanci che in parte sono stati oggetto di una inchiesta della Procura guidata da Mario Spagnuolo. Il direttore generale è riuscito a trovare l'equilibrio delle finanze del 2022 e entro il 30 giugno presenterà il consuntivo, un documento economico che sarà rigoroso con certezza di debiti e di crediti. Poi, entro dicembre 2024 toccherà ai conti del 2018, 2019, 2020 e 2021. Si corre anche per trovare una soluzione all'altra emergenza, quella di un personale che non basta mai. Intanto, è stata chiusa la selezione per 18 posti di medici di emergenza urgenza (rinforzi per Pronto soccorso e 118) con 101 candidature che hanno partecipato al bando, così come spiega il direttore sanitario Martino Rizzo. La riorganizzazione dei servizi assistenziali e territoriali, tuttavia, non sarà un battito d’ali. I concorsi ci sono ma richiedono tempi tecnici per farli. Intanto, però, l’Asp, ha centrato un altro obiettivo: stabilizzare il personale sanitario precario utilizzato durante la pandemia. In tutto sono 151, la maggior parte è costituita da infermieri (64) e oss (50) ma ci sono anche medici (3) e farmacisti (3). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza