Cosenza

Lunedì 19 Maggio 2025

Si rompe un tubo in una discarica di Scala Coeli, percolato finisce nel fiume Nicà. Occhiuto: “Responsabilità da accertare”

Pompe spente, percolato nel torrente: è disastro

A seguito della rottura di una tubatura parte del percolato prodotto dalla discarica di rifiuti ubicata in località Pipino del comune di Scala Coeli, nel Cosentino, si è riversata nel fiume Nicà che sfocia nel mare Ionio tra i territori di Cariati (Cosenza) e Crucoli (Catanzaro). Secondo quanto si è potuto apprendere, i liquami sono fuoriusciti da una tubatura che avrebbe ceduto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali di Corigliano Rossano che stanno coordinando un intervento per cercare di riportare la fuoriuscita dei liquami in alcuni canali di guardia chiusi ermeticamente allo scopo di evitare il rilascio nelle acque del fiume. Successivamente si provvederà a recuperare i liquidi con l'utilizzo di autospurgo. C'è allarme tra i sindaci dei comuni interessati per i rischi legati allo sversamento delle sostanze in mare.

Occhiuto punta il dito

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sta seguendo in prima persona la vicenda della discarica di Scala Coeli. Nella giornata odierna il governatore ha incontrato, presso il proprio ufficio alla Cittadella di Catanzaro, il commissario straordinario di Arpa Calabria, Emilio Errigo, e il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia. ArpaCal è intervenuta tempestivamente sul posto con proprio personale per monitorare la situazione e per dare supporto alle forze di Polizia. Personale tecnico del servizio suolo e rifiuti del Dipartimento provinciale di Cosenza e i Carabinieri Forestali di Corigliano-Rossano hanno eseguito i campionamenti delle acque superficiali per fornire indicazioni in merito alla messa in sicurezza dell’area. Il sito è stato sottoposto a sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria per garantire l’immediata attivazione di quanto necessario per contenere il danno ambientale. "La Regione sta seguendo con grande attenzione questa vicenda - afferma il presidente Roberto Occhiuto - e siamo a disposizione degli inquirenti: vogliamo chiarezza a tutela del territorio e a tutela della salute dei cittadini. ArpaCal, che ringrazio, ha dato un supporto indispensabile alle forze dell’ordine e continuerà a farlo, intensificando nei prossimi giorni la propria attività per salvaguardare l’ambiente: vanno monitorati il fiume Nicà e il tratto di mare antistante la foce di questo corso d’acqua per verificare l’impatto sull'area interessata da questo sversamento. Parallelamente bisogna lavorare per individuare le responsabilità. Sulla tutela dell’ambiente, in Calabria, tolleranza zero", sottolinea il governatore.

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