La guardia giurata, il sacerdote e il... ferito. Le urla, gli insulti e poi i colpi di pistola trasformano, in una tiepida serata di maggio, il parcheggio di un locale pubblico della città dello Ionio, nella scena di un mancato delitto. Ma partiamo dalla fine. Dopo dure settimane di carcere, è stata assegnata agli arresti domiciliari la guardia giurata di Rossano, Luigi Abbenante, accusata di aver sparato due colpi di pistola nel corso di una lite scoppiata per futili motivi. Un episodio grave che ha visto coinvolto un sacerdote con il quale il poliziotto privato pare avesse avuto un diverbio. Mentre ad essere raggiunto a una gamba da due colpi di pistola è stato un 45enne, che aveva fatto da pacere. Il Gip del tribunale di Castrovillari, valutati gli atti e lette le argomentazioni prospettate dai difensori, ha disposto la scarcerazione del ventottenne, accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Per la procura diretta da Alessandro D’Alessio, infatti, Abbenante aveva aperto il fuoco con l’intenzione di uccidere. La decisione ora assunta dal giudice per le indagini preliminari della città del Pollino, giunge a seguito dell'accoglimento delle richieste avanzate dagli avvocati difensori dell'indagato, Ettore Zagarese e Leonardo Trento, che hanno sollecitato per il loro assistito, alla luce degli elementi acquisiti e del tempo trascorso, l’assegnazione alla misura meno afflittiva dela detenzione domiciliare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria