Cosenza

Martedì 22 Ottobre 2024

Cosenza, treni privi di climatizzatori: macchinisti colpiti da malore

Temperature oltre i livelli stagionali, treni fermi per ore sotto un sole cocente, climatizzatori fuori uso su molte carrozze. Risultato: nelle ultime 48 ore alcuni convogli sono stati soppressi perché i macchinisti costretti a lavorare in cabine infuocate sono stati colpiti da malore e a causa come detto dei climatizzatori fuori uso. Lunedì sono stati soppressi i treni per Reggio Calabria delle 13,20, per Sapri delle 13,53 (il 5588) con arrivo previsto alle 15,47 che serviva le coincidenze di Italo e Trenitalia e per Sibari delle 14,15. Cancellato anche il 5595 da Sapri (17,22) a Cosenza (19,08). Ieri sempre per gli stessi motivi (malore del macchinista e climatizzatori guasti) è toccato al 5566 da Cosenza a Reggio delle ore 13,20 e al Cosenza-Sibari delle 14,15 con arrivo previsto alle 15,10. I treni rimangono all’esterno dei depositi sotto il sole cocente dalla mattina fino all’ora di utilizzo. Numerose le lamentele dei viaggiatori anche a causa della mancanza di assistenti. Alcuni passeggeri partiti alle 14,23 con un treno proveniente da Sibari, apparentemente fresco si sono dovuti ricredere quando hanno dovuto proseguire la corsa stipati come sardine proprio per la cancellazione di altri treni. La ciliegina sulla torta quando a Castiglione Cosentino hanno dovuto attendere oltre mezzora un treno proveniente da Paola. La Fit Cisl, in tempi non sospetti, si era rivolta a Trenitalia per sollevare la questione, sollecitando l’azienda a usare altri metodi per la sosta dei convogli dando sicurezza al personale e ai viaggiatori. L’ultima lettera firmata dal segretario regionale Domenico Giordano è datata 26 giugno e si faceva riferimento alla cosiddetta “Opzione parking” (la Calabria sembrerebbe l’unica regione d’Italia a non utilizzare questo sistema tutelando la salute del personale e poi anche i bisogni degli utenti). In aggiunta, i difetti ai climatizzatori che costringono ad un certo punto allo stop con disagi notevoli per la clientela. «Non è possibile lavorare con 50 gradi nelle cabine», ribadiscono dalla Fit Cisl.

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