L’ultimo weekend per i bisignanesi e per la Calabria intera è da ricordare. Infatti, dopo 13 anni è stata riaperta la chiesa della Riforma, intitolata alla Stimmate di San Francesco D’Assisi ma conosciuta come la casa di sant’Umile patrono della città di Bisignano.
La chiesa era stata chiuda nel febbraio del 2010 a seguito di una frana causata dalle abbondanti piogge di quell’anno. Data storica anche per la Provincia religiosa dei frati Minimi di Calabria che, proprio il 23 luglio, celebrano i 125 anni di erezione canonica, secondo la sua attuale forma giuridica, in seguito all’unione leonina delle famiglie dei Riformati e degli Osservanti. Sabato, nel piazzale della Riforma, alla presenza di autorità civili, religiose e militari, ha presieduto la celebrazione il Ministro Provinciale dei frati Minori di Calabria, Fr. Mario Chiarello, “queste porte finalmente si riaprono grazie a tre desideri che si sono incrociati: quello di noi frati Minori di Calabria, quello di ogni bisignanese e quello dei devoti di sant’Umile”. Padre Mario Chiarello ha ripercorso “le alterne vicende di questi anni” per affermare che, “il desiderio di vedere questo giorno non è venuto mai meno e ci consente oggi di rallegrarci ed esultare per il risultato raggiunto”. Quindi i ringraziamenti alla BCC Mediocrati, era presente il presidente Nicola Paldino, che “ha creduto nel progetto di restauro del santuario vedendolo non solo come un luogo di culto ma come centro di storia, di cultura, di arte di questa antica e gloriosa città di Bisignano”. La BCC a restaurato a proprie spese la cappella di sant’Umile “cuore del santuario” ed ha concesso un prestito a condizioni agevolate ai frati per fare fronte alle spese. Ringraziamenti al sindaco Francesco Fucile, non solo per il contributo erogato: “sempre abbiamo sperimentato la vicinanza delle amministrazioni comunali che hanno preceduto la sua e questa è l’occasione per ringraziarle ma, quello che questa Giunta ha fatto per la riforma ci ha fatto capire che era davvero possibile riaprire la chiesa del santuario”.
Grande l’emozione del sindaco Fucile, “la stessa che oggi sta nei cuori di tutti i bisignanesi” perchè questa chiesa “non è soltanto un luogo di culto ma, è un simbolo, è parte della storia di questa comunità, è uno dei cuori pulsanti, tra i più importanti, del Francescanesimo in Calabria”. Una chiesa, ha concluso Fucile, che “sarà sempre più parte integrante di noi, di una comunità orgogliosa del suo passato, che è consapevole di essere radicata in una storia civile, sociale, culturale e religiosa importante”. Ieri, domenica 23 luglio, nel santuario della Riforma la Santa Messa solenne è stata presieduta da S.E. Rev.ma Giovanni Checchinato Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano: “Le parole che introducono questa celebrazione ci ricordano, non solo la bellezza di questo momento ma anche l’anniversario importante, i 125 anni di erezione canonica”. Da qui l’invocazione, dopo aver benedetto la chiesa ed il Tabernacolo, di chiedere “al nostro Santo Patrono Umile di accompagnarci con la sua intercessione oggi e tutti i giorni della nostra vita”.
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