Peggio del previsto. Sono ottanta e non settantacinque, come ipotizzato in un primo momento, le scuole calabresi sottodimensionate o normodimensionate in deroga e che quindi per il prossimo anno scolastico dovranno essere affidata alla direzione di presidi reggenti. Il numero esatto è stato indicato nel corso dell’incontro tra l’Ufficio scolastico regionale (Usr) e i sindacati calabresi di categoria. Il numero più cospicuo riguarda la provincia Reggio con 22 sedi senza preside. A seguire il Cosentino dove sono 21, quindi le altre tre province.
Il quadro
Le ventuno scuole senza preside tra Pollino e Sila sono la Direzione didattica n. 2 di Castrovillari; gli Istituti compresivi di Aprigliano, Cropalati, Longobucco, San Sosti, San Fili, Malvito, “Tommaso Cornelio” di Rovito, Bianchi-Scigliano, Fuscaldo, San Giacomo-La Mucone di Acri, Sibari e Cassano centro. Poi gli Istituti di istruzione superiore di Diamante, Praia a Mare, Spezzano Albanese, San Marco Argentano, il “Cosentino Todaro” di Rende, il “Ls-It-Itc Altomonte” di Roggiano Gravina. Poi l’Istituto omnicomprensivo “G. Coppa”+Lc-Isa di Luzzi e il Convitto nazionale “Bernardino Telesio” di Cosenza.
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