Lo sviluppo a Nord, senza dimenticare ciò che - nella parte a Sud- già c'è. Prima ancora che la città unica oppure l’ospedale ad Arcavacata, zona universitaria, molti sindaci ritengono che lo sviluppo tra Cosenza e Rende debba anche percorrere le strade verso Montalto Uffugo, Castiglione cosentino, San Fili e San Vincenzo la Costa. Proprio il primo cittadino di Castiglione, Salvatore Magarò, ha chiesto ed ottenuto le firme dei colleghi su un documento che sintetizza, in parte, questo ragionamento. Il tema è l’ospedale a Rende.
«In una ottica di razionalizzazione dei servizi ospedalieri del territorio la soluzione ottimale per l’ubicazione del nuovo ospedale è certamente l’area in cui sorge l’Università della Calabria», scrivono i quattro sindaci. Il presupposto di tale scelta è senza dubbio, per loro, la definizione «precisa di funzioni e competenze dell’attuale polo sanitario Sud, costituito dagli ospedali Annunziata, Mariano Santo e Inrca. Anzi sarebbe auspicabile una valorizzazione di tali siti con la costruzione dello svincolo autostradale “Sud Cosenza”, così da avere un collegamento veloce tramite autostrada A2 del Mediterraneo dei due poli sanitari urbani. L’ubicazione “area Unical” è da preferire vista la recente istituzione della facoltà di medicina con i dipartimenti ospedalieri che possono funzionare come cliniche universitarie, con le facoltà di scienze matematiche, chimiche, informatiche ed ingegneristiche che possono essere utilizzate anche nel campo della medicina». Da non sottovalutare, per loro, «l’immediato utilizzo dell’area, già espropriata e facilmente utilizzabile nonché l’elevata qualità ambientale e dell’aria molto importante nei servizi ospedalieri».
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