Nel carcere di Cosenza ci sono ancora tante criticità e molte lacune da colmare. È questa la fotografia scattata dal sopralluogo effettuato la vigilia di Ferragosto nel carcere di Cosenza alla quale hanno partecipato il presidente e i consiglieri del Consiglio direttivo della Camera penale bruzia assieme alla referente regionale dell’Osservatorio “Carcere” dell’Unione delle Camere penali italiane, la delegata dell’Osservatorio “Carcere” territoriale assieme al Garante comunale dei detenuti della città di Cosenza e al Garante della Regione Calabria. In mattinata i rappresentanti si sono confrontati – è scritto in una nota firmata dal presidente della Camera penale Roberto Le Pera e dal segretario Gabriele Posteraro - «con il dirigente della Polizia penitenziaria e con la coordinatrice dell’area giuridico-pedagogica, Scarcello». Da questo incontro è emerso che al momento sono presenti 282 detenuti mentre la capienza fissata dal ministero della Giustizia è di 218 posti. Il personale della Polizia penitenziaria è formato da 139 operatori, ma nella pianta organica del ministero ne sono previsti 169. « Per l’intera popolazione carceraria - afferma la Camera penale - sono previsti un solo psichiatra e una psicologa, che è assente da diversi mesi, mai sostituita, con la concreta impossibilità di procedere sia con la visita psicologica prevista, in ingresso, dal “servizio nuovi giunti”, sia conseguentemente alle prescrizioni di visita specialistica da parte del medico di base carcerario, circostanza di certa gravità in considerazione del fatto che nella struttura di Cosenza sono conclamati (nonostante l’assenza di accertamenti su base psicologica) almeno 30 casi di detenuti con disturbi comportamentali». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza