«Cosa vogliamo? Che le nostre poche richieste di Assegnazione provvisoria interprovinciale (in fase 42) vengano lavorate dagli Uffici scolastici provinciali calabresi prima dell'accantonamento cattedre per i precari inseriti nelle Graduatorie provinciali per le supplenze (Gps)». Non mollano la presa i docenti che si definiscono invisibili e si sentono trascurati dai palazzi della scuola calabrese e pure cosentina. Sono stati assunti lontano da casa e non riescono ad avvicinarsi perché mancano i posti. Secondo loro per una scelta errata dell’Usr, assunta anche con la complicità dei sindacati che però hanno già riposto, anche un po’ piccati, spiegando in punta di contratto: «Non esclusioni dalle operazioni, ma solo mancanza di posti, come previsto dal Contratto collettivo nazionale integrativo (Ccni)», hanno commentato su queste colonne Domenico Denaro della Flc Cgil, Raffaele Vitale della Cisl Scuola, Andrea Codispoti della Uil Scuola, Aldo Romagnino dello Snals Confsal e Antonino Tindiglia della Gilda Unams. Aggiungendo: «Sono stati collocati in specifica e distinta graduatoria senza alcuna penalizzazione, ma solo nella sequenza prevista dal (Ccni) sulle utilizzazioni e/o le assegnazioni provvisorie, ovvero al punto 42 delle operazioni (in coda). Lo stesso Contratto integrativo prevede che, al termine delle operazioni della fase 40 (docenti titolari in possesso del titolo di specializzazione sul Sostegno), vengano accantonati dei posti in favore di altri docenti (questa volta precari inseriti nelle Gae e nelle Gps) in possesso del titolo di specializzazione per il Sostegno, prima del passaggio alle fasi successive: docenti senza titolo ma con specifico servizio sul Sostegno e docenti assunti ai sensi dell’art. 59», hanno sigillato i sindacalisti. regionali di categoria. Ma questa lettura non convince gli invisibili. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza