Cosenza

Sabato 23 Novembre 2024

Anatomia dell’area industriale di Rende: un quartiere che non decolla

Il dibattito di questi giorni sulla viabilità rendese, il nuovo svincolo autostradale e le bretelle di collegamento con l'Unical ha interessato anche la zona industriale. La Confapi, d’altronde, attraverso la presa di posizione del vicepresidente Chiappetta e del presidente Napoli, è stata tranchant su ciò che occorre fare. Soprattutto pensando ai mezzi pubblici ed al percorso “obbligato” che sono costretti a percorrere quotidianamente. Ebbene, la zona industriale d’oltre Campagnano che stagione vive? Funziona? Qualche anno fa nacque l’Associazione per lo Sviluppo del Parco Industriale di Rende che aveva, come scopo, la realizzazione di ogni forma di intervento utile allo sviluppo sia delle aziende consorziate che dell’area industriale di Rende. Oggi sono più di un centinaio le aziende presenti nella zona industriale. La vecchia amministrazione aveva in mente di cambiare radicalmente il percorso. Partendo da una novità mai decollata. Quale? La zona industriale divisa a colori e dedicata ad imprenditori. Era stata la Commissione incaricata di redigere una nuova toponomastica ad indicare una proposta diversa. «La zona industriale – avevano dichiarato i membri della Commissione – presentava diverse carenze che, in parte, potevano essere alleviate da una più corretta e chiara indicazione delle strade esistenti. Era, quindi, necessario fornire la zona industriale di alcune novità che potessero permettere ai fruitori dei vari servizi offerti dalle tante aziende presenti, di raggiungere con facilità la ditta che a loro interessava. Sì è così deciso di dividere la zona in tanti comparti caratterizzati, ognuno, da un colore diverso. In questo modo il visitatore potrà scegliere di primo acchito il colore che ospita l’azienda e, quindi, raggiungerla molto più agevolmente», si diceva anni fa. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

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