Coperta sempre più corta per l'ospedale “spoke” di Castrovillari. L'ultima tegola, e questo dopo l'arrivo degli otto medici cubani, riguarda Gastroenterologia. La denuncia arriva direttamente dall'associazione locale “Città solidale” e dal suo presidente professor Gianni Donato. L'ex vice sindaco della città denuncia la chiusura alle prestazioni esterne «A causa di mancanza di infermieri!». Per l’ospedale di Castrovillari e il suo bacino d’utenza si tratta di «ulteriori disagi per i pazienti e relativi ricorsi a strutture esterne, come per tanti altri interventi. Siamo, ormai, all’abdicazione della Sanità pubblica, in favore di quella privata». A Donato risulta che «molti concittadini stanno facendo ricorso ad assicurazioni private per garantirsi assistenza, così come avviene negli Stati Uniti. Eppure – sottolinea - il nostro sistema sanitario era uno dei migliori d’Europa ed ora, una politica miope e, forse connivente, lo sta smantellando, colpendo le classi meno abbienti». Allo stato sono rimasti «inascoltati i continui appelli che le associazioni lanciano alle Istituzioni ed i cittadini non sanno a che santo votarsi per mantenere un diritto, sancito dalla Costituzione». Tra le novità resta importante l'arrivo a Castrovillari di 8 medici cubani destinati a Pediatria, Cardiologia, Anestesia, Rianimazione, Pronto Soccorso e Chirurgia. Il passaggio conduce verso il rafforzamento di tutta l'emergenza-urgenza con la possibilità di riprendere l'attività chirurgica, almeno quella basica. I nuovi medici stanno operando proprio per migliorare la performance delle Unità operative. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza