La "strage" dei Pinus Pinea abbattuti nel mese di luglio torna prepotentemente attuale, quando all’epoca scatenò una polemica abbastanza accesa, che, oltre agli ambientalisti, coinvolse anche la politica cittadina. Nulla, hanno potuto fare i commissari, se non sospendere per il periodo di nidificazione. Da domani, però, terminato il mese di agosto, il taglio degli alberi deve riprendere. Ed a nulla, evidentemente, è servito l'incontro più che cordiale tra la Lipu e gli stessi commissari. La polemica è ancora "viva". Forte l'indignazione Forte l’indignazione dei residenti e degli studenti tornati in città. Con una novità importante: il progetto che sta facendo eseguire il Comune di Rende è stato segnalato alla Commissione Europea che adesso si dovrà esprimere sulla correttezza dell'utilizzo dei fondi comunitari.
Nasce l'Unione rendese
Nasce, in tale contesto, l’Unione rendese per la tutela dell'ambiente. Questi avvenimenti hanno spinto, infatti, un gruppo di cittadini rendesi, professionisti, imprenditori, intellettuali e studenti ad unirsi per sostenere la tutela ambientale del nostro territorio. «Il nostro gruppo ha chiesto ai signori Commissari straordinari presso il Comune di Rende un incontro per illustrare la propria posizione», fanno sapere.
Il documento
Ed hanno allegato anche un corposo documento contenente precisi riferimenti alla letteratura ed alle norme vigenti in materia. In particolare, «abbiamo richiesto – si legge nello stesso – la rimodulazione del progetto; rimodulazione assolutamente consentita dalla legislazione comunitaria in materia, applicabile anche al Pnrr». Ed hanno specificato che, nella rimodulazione del progetto, «è da inserire un doveroso approfondimento da eseguire con strumentazioni tecnologicamente avanzate, per valutare la salute e la stabilità di tutti gli alberi, prima di procedere, come ultima ratio, all’abbattimento degli esemplari a rischio». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza