Nessun avviso in bacheca (almeno fino a ieri pomeriggio) per informare di eventuali ritardi nel pagamento dello stipendio del mese di agosto che i lavoratori avrebbero dovuto riscuotere il 27 scorso. Una mensilità che va ad aggiungersi alla quattordicesima, non ancora versata. Nel frattempo, le rate dei mutui incalzano, altri creditori bussano a porte e finestre delle famiglie dei dipendenti. Questa la situazione all’Amaco dove la situazione è vero, come abbiamo riportato qualche giorno fa, sembra evolversi positivamente per quanto riguarda il concordato preventivo (unica via d’uscita al fallimento) e il potenziamento del parco macchine (annunciato l’arrivo di una ventina di nuovi bus). Ma la realtà attuale è quella descritta, con l’ennesimo ritardo del pagamento dello stipendio, che ha allarmato le organizzazioni sindacali, costrette a proclamare lo stato di agitazione. Le segreterie territoriali della Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl-Fina e Confail hanno fatto pervenire una nota ai vertici aziendali, informando dello stato dell’arte anche il prefetto, il dipartimento trasporti pubblici locali della Regione Calabria e l’Asstra. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza