«Per senso di responsabilità e nel rispetto dei cittadini di tutto il Tirreno cosentino, occorre fare chiarezza e restituire la verità dei fatti sull’ospedale di Paola». L’amministrazione comunale su input dell’assessore con delega alla Sanità, Antonio Logatto, ha stilato un documento in occasione dell’ultimo Consiglio comunale aperto sulla riorganizzazione sanitaria. «A reale tutela dell’ospedale di Paola, in occasione degli ultimi lavori in aula - si spiega - i gruppi consiliari di minoranza e maggioranza hanno sottoscritto il documento inviato all’attenzione sia del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che al presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro». In tale circostanza si rendeva noto che la riorganizzazione sanitaria sarebbe diventata operativa a seguito del parere favorevole ministeriale. «Simile iter burocratico era stato reso noto anche dal sindaco, Giovanni Politano». La richiesta ad Occhiuto è innanzitutto quella del riconoscimento della qualifica di Dea di 1. livello dell’ospedale “San Francesco” e il mantenimento dell’attività chirurgica attraverso l’utilizzazione dell’attuale terapia intensiva, già funzionante, e la contestuale attivazione di ulteriori quattro posti di rianimazione adeguati a moderni standard di sicurezza delle cure. Questo sarebbe già realizzabile al terzo piano del presidio di Paola in quanto sono disponibili 1200 mq inutilizzali, che potrebbero ospitare sale operatorie, rianimazione, terapia intensiva utilizzando dei fondi già attivi derivanti dalla copertura economica dell’ex art. 20 e del Pnrr. Si fa inoltre presente che è già in itinere «la realizzazione dei 10 posti di degenza ordinaria di neurologia come indicato nel Dca 198 del 12 luglio 2023; la realizzazione di posti di degenza ordinaria di oncologia medica, considerata l'assenza di un reparto con degenza ordinaria di oncologia in tutta l’Asp di Cosenza». Quindi si dovrà puntare al potenziamento del Pronto soccorso, delle attività cardiologiche, delle attività di ortopedia e ortogeriatria, I’implementazione delle attività di elettrofisiologia ed emodinamica, anche ai fini dell’inserimento della rete Sca. Occorrerà poi valutare la riapertura del punto nascita e del reparto di pediatria. E potenziare poi i reparti già esistenti, valorizzando il nosocomio paolano e salvaguardando i posti di lavoro del personale medico, sanitario e amministrativo. Veniva in ultimo contemplata la progettazione e costruzione di un nuovo ospedale del tirreno cosentino che comprenda, anche, tutte le unità operative al momento non presenti nei due presidi ospedalieri. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza