Punto e a capo. Rende è nuovamente sporca e le Pez, le mini isole ecologiche presenti in città, prese letteralmente d’assalto. Rifiuti ed ingombranti dappertutto, fuori e dentro il perimetro delle postazioni ecologiche. Il sistema non funziona più, sembra essere saltato anche il senso civico della cittadinanza ed evidentemente Calabra Maceri, la società esterna al Comune - insieme alla Rende Servizi, l’unica partecipata comunale - non riesce a fare fronte comune ed evitare tali inconvenienti. Eppure, i tre commissari, sin dal loro insediamento, hanno voluto ribadire la loro precisa attenzione proprio nei confronti del personale, comunale e non, che deve portare risultati.
E, per di più, nei giorni scorsi, dopo molte sollecitazioni, si era data vita ad una pulizia generale della città. Non è bastato. Due i punti maggiormente critici: via Repaci, una delle zone più belle ed alberate di Rende e poi Rende scalo, un tempo importante fermata ferroviaria della Cosenza - Paola, oggi popoloso quartiere in cui convivono antichi insediamenti e condomini di recente costruzione. «La tratta è dismessa, la stazione pure. Ma a non fermarsi non sono più solo i treni. Da anni non si fermano gli automezzi del comune, dell’azienda dei rifiuti, dei vigili urbani, delle autorità preposte alla Sanità pubblica. Crescono i rifiuti, l’olezzo, e pure l’indignazione. È ora di reagire», ha scritto in un post sui social Mimmo Talarico, ex consigliere comunale d’opposizione. Polemiche che, sempre su Facebook, non conoscono soste.
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