L'Unità operativa di Cardiologia scala la classifica nazionale, tanto da divenire il primo Centro in Calabria ed il secondo in Italia, dopo il Monaldi di Napoli, per numeri di interventi eseguiti per il trattamento dello scompenso cardiaco avanzato con una nuova tecnica chiamata Cardiac Contractility Modulation. È proprio il dr. Giovanni Bisignani, primario della preziosa Unità operativa dell'Asp di Cosenza, a sottolineare come: «Parliamo del trattamento con tecniche mininvasive e device innovativi dello scompenso cardiaco in fase avanzato capace di migliorare la contrattilità del cuore affetto da insufficienza cardiaca, mediante la stimolazione del muscolo cardiaco con impulsi elettrici ad alto voltaggio. È un intervento che richiede esperienza, capacità di selezione, alta professionalità e competenza». Questa modalità di stimolazione non ha lo scopo di «produrre il battito del cuore, come avviene per i pacemaker, ma determina una rimodulazione del metabolismo del calcio. Nel cuore scompensato, infatti, si riduce l'attività dei geni e delle proteine che promuovono il rilascio di calcio nella cellula dai depositi. La sua concentrazione intracellulare si riduce e con essa la capacità della cellula di contrarsi e del cuore di pompare il sangue nel sistema circolatorio». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza