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Belvedere fa la conta dei danni, in fiamme parte della residenza estiva di Occhiuto (ma non solo). Il sindaco: “Case distrutte e perdita di bestiame”

Il fuoco maledetto. Le fiamme date alle sterpaglie poste nelle zone periferiche di Belvedere si sono allungate fino all’abitazione del presidente Roberto Occhiuto. Un immobile posto nella traiettoria seguita dall’incendio appiccato a una cinquantina di metri di distanza - il punto d’innesco sarebbe stato individuato dalle forze dell’ordine - nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Nell’ultimo week-end molte aree del Tirreno cosentino sono state lungamente colpite e in parte devastate da roghi dolosi alimentati pure dal forte vento che ha spazzato la fascia costiera.
Certo vedere la casa dell’uomo politico che più si è esposto nella lotta ai piromani negli ultimi anni fa impressione e lascia pensare. Qualcuno ha inteso lanciare un messaggio sinistro? O, ancora, è leggibile nel gesto una sorta di “vendetta” compiuta contro il capo dell’esecutivo regionale per le campagne lanciate e le azioni condotte in questo settore? Difficile dirlo. Certo, l’attività compiuta durante l’estate contro gl’incendiari ha portato ad arresti e denunce in varie zone della Calabria. Le fiamme hanno attinto, tra l’altro, solo l’unità immobiliare dell’esponente politico tra tutte quelle presenti nella zona. È solo un caso legato alla maldestra azione di Eolo? Chissà.

È stato proprio Occhiuto a rendere noto quanto accaduto con un intervento pubblicato sui social. Il tono trasuda indignazione. «Probabilmente» ha detto il Presidente «è un incendio di vegetazione, non lo so, anche se è singolare che sia stato appiccato, a pochi metri dalla casa è tutto verde. Forse è un fatto casuale, sicuramente è stato appiccato da qualcuno che stupidamente appicca incendi in maniera colposa o dolosa. Io comunque vado avanti, la campagna continua. Non è facile contrastare la stupidità di quelli che stanno appiccando nella regione tanti incendi, ma andiamo avanti e non ci facciamo intimidire da niente». Le indagini vengono coordinate dalla Procura di Paola, competente per territorio, e sono state affidate ai carabinieri. Solidarietà ad Occhiuto è stata espressa da molti esponenti politici.
Il sindaco di Belvedere, Vincenzo Cascini, dopo aver espresso solidarietà a Occhiuto, ha dichiarato: «Ettari ed ettari di vegetazione sono andati completamente distrutti. Parte delle nostre colline sono state infatti divorate dalle lingue di fuoco. Quale primo cittadino sto procedendo, in queste ore, ad una progressiva verifica dei danni causati, su tutto il territorio comunale. Molti concittadini hanno subito grosse perdite. Abitazioni e strutture coinvolte nei roghi, perdita di bestiame. Coltivazioni andate in cenere, senza tenere conto che anche l'aria è diventata irrespirabile». Casino ha invitato le forze dell’ordine a far di tutto per smascherare gli autori di tanta barbarie.

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