L’accoltellatrice. Omicidio volontario aggravato: è questa l’accusa con cui la procura di Cosenza ha mandato con giudizio immediato davanti alla Corte di assise, Tiziana Mirabelli, 43 anni. La donna ha assassinato con trentacinque coltellate un pensionato e vicino di casa, Rocco Gioffrè, 75 anni. Il delitto venne compiuto nel giorno di San Valentino di quest’anno in una palazzina di via Montegrappa, nel centro del capoluogo bruzio.
L’imputata (difesa dall’avvocato Cristian Cristiano) tenne nascosto in casa il cadavere martoriato di Gioffrè e sei giorni dopo si presentò ai carabinieri della stazione di Cosenza centro, rendendo confessione al comandante Renato Morrone. Disse di essere stata importunata e aggredita dalla vittima e di aver reagito ingaggiando una colluttazione durante la quale con un coltello da cucina che aveva in casa, colpì il settancinquenne. Tentò, insomma, di accreditare la tesi d’una sorta di legittima difesa. E aggiunse di aver tenuto nascosto nell’appartamento il cadavere del pensionato perchè non adusa a vicende del genere e, presa dall’ansia, non sapeva cosa fare.
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