Tutto come previsto. Il processo che vede imputati di corruzione politico-elettorale aggravata dal metodo mafioso l'ex sindaco di Rende, Marcello Manna, e l'ex assessore ai lavori pubblici, Pino Munno, sarà riunificato - il 31 ottobre prossimo - al filone principale del maxi-processo "Reset" che prenderà il via nell'aula bunker di Lamezia Terme.
Secondo la tesi d'accusa Manna e Munno avrebbero mantenuto presunti rapporti con esponenti della criminalità organizzata di Cosenza e Rende.
I due imputati, difesi dagli avvocati Gianluca Garritano, Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazzo, hanno sempre respinto le accuse e debbono considerarsi innocenti sino alla conclusione della vicenda giudiziaria.
L'inchiesta "Reset", coordinata dai pm antimafia Vito Valerio e Corrado Cubellotti, dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri, ricostruisce le attività illecite, il condizionamento dell'economia locale e le interferenze con il mondo politico, delle cosche "confederate" operanti nell'area di Cosenza e Rende. A giudizio al momento, tra rito ordinario e abbreviato, risultano trecento persone.
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