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Cosenza, Bilancio di previsione della Provincia approvato dai sindaci

Via libera dai sindaci cosentini allo schema di Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023-2025 della Provincia di Cosenza. Riunitisi questa mattina, nella Sala delle Adunanze del Palazzo di Piazza XV Marzo, i primi cittadini della provincia di Cosenza - presenti l’80,3% della popolazione - hanno espresso parere favorevole (due voti contrari e quattro astenuti) sullo schema di Bilancio di previsione 2023-2025, adottato dal Consiglio provinciale venerdì.
Sotto la lente d’ingrandimento dell’assemblea dei sindaci anche il dimensionamento della rete scolastica provinciale e per la programmazione dell’offerta formativa triennio 2024/2026. Sul punto, alla presenza di numerosi dirigenti scolastici, l’informativa del presidente Succurro: «Il dimensionamento scolastico - ha chiarito il presidente - è nato nel 2022, da un decreto a firma Mario Draghi ratificato dalla Regione Calabria e inviato alle Province per l’attuazione. Il lavoro che è stato fatto dalla Provincia di Cosenza è molto certosino e per questo ringrazio gli Uffici, il Dirigente del Settore avvocato Giovanni De Rose e tutti coloro che a diverso titolo hanno lavorato per la sua implementazione».
Rosaria Succurro ha precisato che, in virtù di queste norme, è stato chiesto alla Provincia di Cosenza di tagliare ben 29 autonomie, seguendo delle linee guida ben articolate alle quali l’Ente non poteva sottrarsi.
I due punti principali delle linee guida: - i Comuni fino a 15.000 abitanti raggiungono l’autonomia con un numero di alunni pari a 600 e vanno chiusi tutti gli Omnicomprensivi, ad eccezione di quelli con un numero di alunni superiore a 600 in zone svantaggiate - Per i Comuni al di sopra dei quindicimila abitanti l’autonomia si raggiunge con un numero di almeno mille alunni: «la Regione Calabria ci ha fornito una griglia delle criticità da zero a tre, dove zero criticità sono quelle relative ai Comuni grandi, mentre tre i Comuni più isolati e svantaggiati. Abbiamo incontrato molti Sindaci e Dirigenti scolastici e le Organizzazioni Sindacali e ci siamo dati un criterio, che è quello della salvaguardia dei piccoli centri, che rappresentano la maggior parte dei comuni del nostro territorio».
Il Presidente Succurro ha infine affermato che l’Ente Provincia è abituato ad assumersi le proprie responsabilità e di essere certa di aver fatto un buon lavoro: «è giusto dire che nessuna scuola chiuderà e non cambierà l’offerta formativa per i nostri studenti. Per l’accorpamento la scuola più numerosa ingloberà quella con il minor numero di alunni».

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