Incendi, pistolettate, bombe e agguati. Le aree tirrenica e ionica del Cosentino vivono una stagione difficile. La sicurezza pubblica è messa in pericolo da cosche d’antico lignaggio, da nuovi aspiranti boss e dalla criminalità nomade. È per questo che il prefetto Vittoria Ciaramella ha convocato ieri pomeriggio il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza: i rappresentanti di forze dell’ordine e magistratura e i sindaci di Cetraro, Ermanno Cennamo, di Cassano, Gianni Papasso e di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, si sono seduti intorno allo stesso tavolo per esaminare la situazione e proporre delle soluzioni. Il prefetto Ciaramella dice ai cronisti: «Voglio rassicurare la popolazione che c’è la massima attenzione da parte dello Stato. E la riunione del Comitato è stata convocata per attivare strategie comuni, creare una rete tra tutte le istituzioni e dare risposte concrete e efficaci. Posso dire che saranno impiegati nelle aree interessate dai fenomeni criminali vari reparti specialistici delle forze dell’ordine. La presenza dello Stato sarà dunque ancora più visibile. Dal punto di vista numerico si tratta di un impiego di forze importante. Un impiego deciso per rispondere alla esigenza di sicurezza che emerge dai territori». L’alto dirigente del ministero dell’Interno poi aggiunge: «Abbiamo rappresentato in varie occasioni la necessità di aumentare gli organici delle forze dell’ordine in questa provincia». Chiara ed efficace. Come sempre. L’azione di prevenzione e controllo cambia dunque passo. E cambia la strategia d’intervento. È quello che amministratori locali e cittadini chiedono e si aspettano. L’ultima gravissima intimidazione ha visto come vittima, l’altra notte, il commissario dei circoli di Fratelli d’Italia per l’Alto Tirreno, Vincenzo Spinelli, cui hanno bruciato l’auto nel centro storico di Belvedere. L’episodio è intervenuto a pochi giorni di distanza dall’omicidio di Alessandro Cataldo, 46 anni, consumato a ora di cena in via del Porto a Cetraro. L’area che dalla cittadina tirrenica risale fino a Praia passando per Belvedere e Diamante è da mesi al centro di una offensiva criminale che non ha risparmiato aziende impegnate nella raccolta dei rifiuti, strutture sanitarie private, personale ospedaliero, aziende private di trasporto, titolari di esercizi pubblici e di ristorazione. A Cassano e Sibari, teatro in meno di un anno dell’omicidio di due donne, i roghi hanno divorato mezzi meccanici da lavoro, villette e autovetture: l’ultimo a farne le spese è stato il nostro collaboratore Luigi Cristaldi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza